Il greto sassoso del torrente, il verde intenso del bosco, la spumeggiante vitalità dell’acqua che non si lascia arrestare, la notte che giunge inaspettata, l’attesa del brillio delle stelle, la quieta fragranza della Vale da Doçura consegnano Luis all’incanto di una forza “bruta e soave” capace di condurlo attraverso la complessa geografia dei suoi paesaggi interiori. Ancora una volta l’autore ci porta con sé e il suo viaggio diventa il nostro. Ci avventuriamo con lui ad esplorare mondi che sembrano contrastarsi,
e si schiudono l’uno nell’altro; ci soffermiamo ad ascoltare dialoghi di voci diverse, di piccoli uomini e di saggi realizzati, di anime esitanti e di eroi in cammino, per renderci conto dei nostri modi/stati di coscienza, per scoprire, passo dopo passo, resa dopo resa, la Legge.
Realtà e Verità, Giudizio e Osservazione, Io e Dio. Finché, nel Modo Ulteriore, la mente si placa, si rilassa, tace e la Voce può finalmente essere ascoltata: "L’Amore è il modo dei modi. L’Amore è lo Zero, l’Amore è il vuoto, l’Amore è il tutto".